Mai come in questo periodo il listino moto è stato ricco di proposte di media e piccola cilindrata. Ce n’è abbastanza perché i titolari di patente A2 abbiano l’imbarazzo della scelta e passino notti insonni, incerti se puntare su questo o quel modello. Per dare una mano ai neofiti e alla quota rosa sempre più in crescita abbiamo dunque selezionato le proposte più interessanti del mercato. La carrellata è in grado di soddisfare tutti i gusti, perché vi si trovano moto di ogni tipo, naked e carenate, crossover e custom. Ve le presento in rigoroso ordine alfabetico e nell’elenco si trovano tanto quelle moto che nascono già in origine con una potenza inferiore ai 35 kW (pari a 47,6 cv), quanto quelle che rispettano il limite solo dopo essere state depotenziate dalla Casa (partendo da una potenza massima iniziale inferiore ai 70 kW).
Benelli 302
La Benelli BN302 non si limita semplicemente a badare al sodo ma si concede anche qualche piccolo effetto speciale. I tubi d’acciaio del telaio a traliccio e del forcellone, la massiccia forcella a steli rovesciati, l’ammortizzatore laterale e i freni a disco a margherita sono dettagli che appagano la vista. La sella alta 795 mm e il manubrio largo garantiscono una confidenza immediata e permettono di sfruttare quello che è pregio principale della moto, ovvero il buon bilanciamento complessivo. Il peso di 185 kg non è tra i più bassi della categoria ma non crea alcun problema. Dal canto suo, il motore bicilindrico da 38 cv permette anche di togliersi qualche soddisfazione nella guida allegra, complici le sospensioni ben tarate. Il prezzo è di 4.390 euro e le tinte a catalogo sono in linea con i colori sociali della Casa di Pesaro: bianco, nero e verde.
Benelli TRK 502
La Benelli TRK 502 ha un look che richiama le best-seller di grande cilindrata e, pur senza essere molto originale, fa una gran scena. Le dimensioni generose non devono incutere troppo timore: il peso di 235 kg in ordine di marcia si controlla bene, grazie soprattutto alla sella alta 800 mm. A livello di finiture ci sono alti e bassi ma il prezzo di solo 5.990 euro è incredibilmente basso in rapporto alla dotazione. Di serie ci sono infatti ABS disinseribile, presa USB, parabrezza, deflettori, paramani, tubi paramotore, portapacchi e supporti per le borse Givi, che sono invece a richiesta. La moto è comoda, stabile e il motore bicilindrico da 48 cv ha anche un certo temperamento, messo ben in risalto dalle marce corte. Se si cerca una moto jolly, buona un po’ per tutte le occasioni, vale insomma la pena di farci un pensierino. Tre i colori disponibili: bianco, rosso scuro e grigio scuro metallizzati.
BMW G310R
Dopo mezzo secolo la BMW torna a buttarsi nella mischia delle piccole cilindrate e ciò la dice lunga su quali prospettive offra questo mercato. Proposta in blu e nero a 5.150 euro o in livrea Motorsport con un sovrapprezzo di 60 euro, la G310R sfoggia dimensioni supercompatte e soluzioni tecniche originali. L’interasse di appena 1.374 mm, il peso di 158,5 kg e la sella a 785 mm da terra (con due alternative optional da 760 e 815 mm) non impensieriscono neppure i fantini e sono il presupposto di un’agilità assoluta. Il motore monocilindrico ha l’aspirazione nella parte anteriore e lo scarico in quella posteriore e vanta una potenza 34 cv. Anche se è prodotta in India dalla locale TVS, ha un grado di finitura in linea con gli standard tedeschi e ha particolari di pregio, come il lungo forcellone in alluminio.
BMW F800GS – Depotenziata
Tra tutte le moto per neopatentati è forse una di quelle più vicina alle moto “da grandi”, perché grande lo è davvero. La sella alta 850 mm e il peso in ordine di marcia di 207 kg non sono sulla carta proprio da motociclisti di primo pelo. Tuttavia, dopo un piccolo apprendistato, la moto si lascia gestire alla grande sfoggiando un comportamento invidiabile. Telaio e sospensioni permettono di affrontare qualsiasi terreno e con lei si possono sognare (e raggiungere) anche le mete più lontane, anche perché il motore, pur se depotenziato a 48 cv, mantiene un gran bel tiro. Costa 12.350 euro e per chi cerca un taglio più avventuroso e una maggiore autonomia c’è anche la variante Adventure (al centro nella foto), a 13.150 euro. Per i meno stazzati c’è invece anche la più facile F700GS (a destra nella foto), con ruota anteriore da 19 e non da 21 pollici, che ha un equilibrio eccezionale e non è certo un vorrei-ma-non-posso. Per tutte e tre c’è una lista di optional e accessori ricchissima.
Ducati Monster 797 – Depotenziata
Con la nuova versione 797 d’accesso alla gamma l’iconica Ducati Monster torna alle origini. Recupera infatti l’essenzialità della prima ora e alcuni dettagli come il serbatoio in acciaio fissato da un gancio. Al motore raffreddato ad aria vengono tarpate le ali ma, al di là dei 48 cv di legge, la coppia è molto generosa e le prestazioni sono interessanti. Per sfruttarle al meglio c’è l’immancabile telaio a traliccio, che permette di disegnare le traiettorie come con un compasso, risultando comunque abbastanza agile tra le mani dei meno esperti. Ottimi anche i freni, con pinze ad attacco radiale Brembo che non sono solo belle ma hanno un bel mordente sui dischi da 320 mm. Il prezzo è di 8.950 euro per gli esemplari rossi mentre servono 100 euro in più per le colorazioni su base bianca e nera. Come vuole la prassi, abbondano gli accessori per personalizzare la moto; tra lo spiccano selle di più bassa di 20 mm o più alta di 25 rispetto a quella standard da 805 mm.
Ducati Scrambler Sixty2
La Sixty2 è la più piccola delle Scrambler Ducati e con il suo motore 400 raffreddato ad aria da 41 cv affianca le sorellone 800, che possono comunque essere a loro volta acquistate in versione depotenziata da 48 cv. Snella e leggera, con la sella alta 790 mm e l’esclusivo serbatoio smilzo da 14 litri, si lascia gestire bene anche negli spazi stretti, tanto che alla prova dei fatti i 167 kg dichiarati a secco sembrano anche meno. Il bicilindrico è sulla stessa lunghezza d’onda, con un’erogazione lineare e una buona progressione. Rispetto alle versioni di maggior cilindrata le cromature lasciano spazio a elementi neri, che danno comunque un tocco personale. Il prezzo di 7.590 euro non è basso ma la moto è di tendenza, ben confezionata e terrà bene il suo valore nel tempo. Tre i colori tra cui scegliere: Atomic Tangerine, Ocean Grey e Shining Black.
Harley Davidson Street 750 – Depotenziata
Festa grande per i biker in erba: tra le moto guidabili con patente A2 c’ anche un modello della leggendaria Casa di Milwaukee, la Street 750. Sound e vibrazioni non sono quelle delle Harley Davidson più ambite ma pescando nel catalogo accessori si trovano i pezzi giusti per dare sfogo alla fantasia e creare la custom dei sogni. Sella bassa, a 710 mm da terra, posizione raccolta e peso di 206 kg a secco rendono questa HD godibile in città, con le sospensioni che assorbono bene anche il pavé. E fuoriporta la Street continua a cavarsela benone: il bicilindrico, portato a 48 cv, fa tutto quel che deve fare mentre l’assetto permette di affrontare curve e cambi di direzione in scioltezza. Il listino parte da 7.450 euro per la versione nera, mentre quella monocromatica in altre tinte viene 7.650 e quella bicolore 7.950.
Honda CB500X
La CB500X è perfettamente all’altezza della tradizione Honda, fatta di funzionalità, di finiture curate e della sensazione di aver sempre guidato la moto anche se è la prima volta che ci si sale. Comoda grazie alla taratura delle sospensioni e al buon riparo dall’aria, la CB500X permette di fare tanta strada senza stress. Il motore bicilindrico da 48 cv ha un ruolo importante in questo senso, con un’erogazione molto progressiva, che non mette mai in crisi la ciclistica. Le dimensioni sono adeguate anche ai piloti più alti, con una sella a 830 mm da terra, mentre il peso è di 196 kg in ordine di marcia. La CB500X ha un prezzo 6.490 euro f.c., che salgono se ci si lascia tentare dai numerosi accessori originali, tra cui spiccano le valigie laterali, le manopole riscaldabili, la presa 12V e il cavalletto centrale. Quattro i colori proposti: grigio, bianco e rosso, tutti animati da grafiche grintose, o nero opaco, senza alcun adesivo.
Kawasaki Versys-X 300
La voglia di crossover è contagiosa e si diffonde anche nelle fasce più basse del mercato, dove Kawasaki non si fa pregare a lanciare la terza variante della famiglia Versys. Dopo la 650 (a sua volta ordinabile con 35 kW) e la 1000 tocca alla Versys-X 300, con il bicilindrico da una quarantina di cavalli che spinge anche la sportiva Ninja e la nuda Z. L’altezza della sella è da vera globetrotter, 845 mm, ma non questa quota deve spaventare i diversamente alti, dato ce il peso da gestire è di soli 175 kg in ordine di marcia. Tre le versioni in listino, tutte ordinabili nel classico Candy Lime Green o in grigio. Quella base costa 5.890 euro, mentre con 6.380 euro ci si porta a casa la Versys-X 300 Urban allestita con bauletto da 30 litri, paramani, cavalletto centrale e protezioni adesive sul serbatoio. Per i veri aspiranti giramondo c’è poi la Versys-X 300 Adventure, che rimpiazza il bauletto della Urban con le valigie rigide laterali.
Kawasaki Z300
